Una tassonomia dei no-vax e free-vax (Roberto Festa)

UNA TASSONOMIA DEI NO VAX E FREE VAX

In un recente post Carlo Lottieri ha proposto un’interessante tassonomia antropologica dei liberali schierati con il green pass o con l’obbligo vaccinale. Carlo distingue quattro tipi di soggetti, enumerati secondo un decrescente tasso di amore per la libertà:

1) Quelli che hanno accettato una rappresentazione ultra-drammatica dei fatti, ritengono elevatissimi i rischi per il prossimo connessi alla mancata vaccinazione, minimizzano le possibili conseguenze negative dei vaccini e credono nella possibilità dell’immunità di gregge. Costoro ritengono che non si debba aggredire il prossimo, ma leggono in maniera assai curiosa il sapere tecno-scientifico. 2) Quelli convinti che la vaccinazione coatta e di massa porrà fine all’epidemia e sono mossi da una logica puramente utilitaristica. Costoro si affidano interamente allo Stato per la lotta alla pandemia.

3) Gli scientisti che prendono come certamente vere le tesi degli scienziati, soprattutto di quelli scelti dallo stato nella veste di esperti.

4) Quelli che subiscono la pressione sociale e non possono accettare di trovarsi in solitudine.

La tassonomia proposta da Carlo Lottieri individua alcuni tipi umani realmente esistenti, anche se non tutti, poiché non include, per esempio, il mio tipo.

Qui sotto propongo, sulla falsariga della tassonomia di Lottieri, una tassonomia antropologica dei liberali no vax e free vax:

1) Quelli che hanno accettato una rappresentazione iper-ottimistica dei fatti, ritengono bassissimi i rischi per il prossimo connessi alla mancata vaccinazione, massimizzano le possibili conseguenze negative dei vaccini e non credono nell’utilità di avvicinarsi all’immunità di gregge. Costoro ritengono che non si debba aggredire il prossimo, ma leggono in maniera assai curiosa il sapere tecno-scientifico.

2) Quelli convinti che la vaccinazione di massa non produrrà nessun effetto sull’evoluzione dell’epidemia e sono mossi da una logica puramente deontologica, ispirata al principio ultralibertario “Fiat libertas et pereat mundus” (Sia fatta la libertà, e perisca pure il mondo!). Costoro si affidano interamente alla libera scelta individuale per la lotta alla pandemia.

3) Gli ultrascettici che prendono come certamente false le tesi degli scienziati più autorevoli e delle istituzioni scientifiche. Costoro non si fidano né della scienza né dell’industria farmaceutica, viste come serve dello Stato. Il loro libertarismo li ha portati sulla scia di un anticapitalismo difficilmente distinguibile da quello marxista.

4) Quelli che subiscono la pressione sociale del loro gruppo e non possono accettare di trovarsi in solitudine. “Gli anticonformisti viaggiano di regola in gruppo. Raramente si trova un anticonformista che vada da solo. E guai a colui che all’interno di una cricca anticonformista non si conforma all’anticonformismo.” (Eric Hoffer)

Roberto Festa (fonte)

Roberto (Santo) Festa – Roberto Festa è Professore ordinario in Filosofia della scienza e logica presso Università degli studi di Trieste